“La solitudine in psiconcologia” di Maria Colloca, Stefania Calapai, E.Costa

La lingua inglese, nella sua estrema semplicità e duttilità, dispone di due termini per comunicare lo stato di stare da soli alone e lonely he, seppur sinonimi designano due realtà in cui il soggetto occupa un posto diverso.

Alone corrisponde all’essere soli principalmente in senso oncologico riferito cioè all’essere fisicamente isolato dagli altri, lonely invece, è utilizzato per descrivere il sentirsi soli riferito al desiderio di compagnia.
Alone descrive la condizione della solitudine, lonely il vissuto della stessa.
Quante volte nella pratica terapeutica ci siamo sentiti dire:”Sono sola con il mio dolore” ed abbiamo colto il paradosso insito nell’affermazione.
La donna con una diagnosi di carcinoma è un esempio tipico di questo.
L’impatto con la diagnosi di cancro porta ad una crisi esistenziale generalmente incentrata sul tema del tempo, del significato della vita e della morte, vive il tempo diversamente con voracità fa suo ogni attimo.
In questo articolo si affrontano storie di donne dopo una diagnosi di carcinoma