“Quattro e tre sette” di Luca Guatelli a cura di Piero Gagliardi

Angelo Azzurro Onlus presenta “Quattro e tre sette”, l’installazione di Luca Guatelli,a cura di Pietro Gagliardi, che si terrà mercoledì 21marzo alle 19.00 presso LesMarionnettes (via Guido Reni 7, Roma).

L’esposizione dell’ultimo lavoro dell’artista romano d’adozione rientra nel progetto A-Head, nato nel dicembre 2016 per iniziativa di Angelo Azzurro Onlus grazie alla collaborazione con deejay e artisti noti nel panorama internazionale.

In “Quattro e tre sette” le sculture di Guatelli guideranno il pubblico in un percorso ascetico, volto a stimolare nello spettatore la nascita di uno spirito conoscitivo nuovo, lontano dalla materialità e dalla frenesia della realtà quotidiana. Una metafora dello stile di vita dei monaci buddisti, richiamato dal telo rosso disposto nell’ambiente espositivo.

«L’artista nel riformulare lo spazio conferisce un nuovo ruolo all’opera d’arte permettendole di acquisire una dimensione reinventata prossima al campo del misticismo, inteso come introspezione e riscoperta del Sé – spiega il curatore Pietro Gagliardi –.L’intera istallazione si traduce, così, in unpercorso in grado di rendere il fruitore protagonista attivo di un mondo che sfiora la metafisica. Non c’è sopra. Non c’è sotto. Non c’è prima. Non c’è dopo. Quello che rimane è pura energia».

«Il titolo – racconta Luca Guatelli – vuol essere un riferimento indiretto al mio lavoro di artista che, seppur portato avanti con la massima serietà, prendo come un gioco. Un’allusione all’istinto infantile dei bambini che cerco di mantenere vivo, pur essendo adulto». Ma “Quattro e tre sette” fa riferimento anche «alle carte da gioco, in questo caso carte disegnate che trasformo in piccole sculture per elaborare installazioni».

A margine della mostra si esibirà dj Marco Moreggia, mentre l’intera serata sarà filmata dal video maker Mauro Giovanni Piccinini, direttore del progetto hour interview.

Percorso Ascetico
di Piero Gagliardi

L’arte, sin dalle sue forme primordiali, è sempre stata un mezzo per indagare i confini tra coscienza e percezione, tra contemplazione e realtà della comprensione umana. Il nuovo lavoro di Luca Guatelli mira ad attivare i sensi e le impressioni visive dell’osservatore per inglobarlo dentro la creazione stessa, guidandolo naturalmente in un percorso ascetico composto da tre livelli percettivi. L’artista nel riformulare lo spazio conferisce un nuovo ruolo all’opera d’arte permettendole di acquisire una dimensione reinventata prossima al campo del misticismo, inteso come introspezione e riscoperta del Sé. Il primo strato sensoriale che lo spettatore si trova ad affrontare entrando nello spazio è quello dell’equilibrio interiore: la cromia del telo rosso che Guatelli dispone nella stanza richiama le vesti dei monaci buddisti, a indicare l’equilibrio del chakra sessuale e perciò l’assenza nelle loro menti del desiderio di possesso materiale e sessuale nei confronti di ciò che esiste. Ma il rosso è anche il colore dell’equinozio d’autunno che dal 21 marzo lascia il posto alla primavera e alle sue tinte più tenui.
A un livello intuitivo superiore troviamo gli “Alberi Scultorei” capaci di avvolgere gli astanti dentro un giardino Zen. In una prospettiva cosmica l’albero incarna l’ascesa verticale verso i piani alti e, oltre a fungere da mezzo di trasporto attraverso gli stati interiori dell’Io, assume in sé i concetti di saggezza, sacralità e potenza divina. L’artista, in omaggio alla neonata primavera, adorna i fusti con fiori cartacei dal tono bianco, il più completo e puro tra i colori. Il terzo momento, infine, è quello dell’ascesi in cui si giunge alla liberazione del dolore e alla dimensione del nirvana: Guatelli ne dà rappresentazione donando libertà ad una colomba, come a celebrare una nuova vita all’interno di se stessi. L’intera istallazione si traduce, così, in un percorso in grado di rendere il fruitore protagonista attivo di un mondo che sfiora la metafisica. Non c’è sopra. Non c’è sotto. Non c’è prima. Non c’è dopo. Quello che rimane è pura energia.

L’ARTISTA – Nato a Bruxelles nel 1979, Luca Guatelligiunge a Roma oramai adolescente. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti, ma non stimolato dal suo contesto, va a lavorare presso lo studio di Gianni Desì. Dopo due anni si sente pronto per seguire esclusivamente la sua personale forma d’arte.Nel suo loft crea da 18 anni con entusiasmo dedizione e istinto svariate opere, concettualmente affini e coerenti, espressione del suo stato d’animo.Non semplicemente pittore, riesce a combinare tele, installazione e scultura.

Info:http://www.lucaguatelli.it