E.Costa, F. Carchedi, S. Calapai, M. Colloca
Psiche Donna-Rivista di Psichiatria e Psicosomatica delle Differenze- Vol. 1 – n.1/2000
CIC Edizioni Internazionali s.r.l.
Il termine mito, dal greco µύԎος, giunge a noi da età lontane, da stili di vita elementari, tramandato da tradizioni popolari, leggende e favole, ricche di grazia e fantasia, tanto da essere di ispirazione per l’arte e la poesia di epoche successive. Come nei sogni, attraverso il mito si esprimono mediante simboli concetti religiosi, filosofici ed esperienze di vita. S. Freud e soprattutto C.G. Jung introdussero nella tradizione psicologica e psichiatrica un metodo per l’interpretazione simbolica delle rappresentazioni mitologiche arcaiche contenute nei sogni. Mediante l’analisi dei sogni Freud osservò che nel loro contenuto manifesto vi sono molto spesso immagini e situazioni che ricordano note leggende, miti e favole, come ad esempio la leggenda del Minotauro in cui il Labirinto è “la rappresentazione di una nascita anale, i corridoi aggrovigliati sono l’intestino, il filo di Arianna il cordone ombelicale”. Da questa citazione sembra chiaro che per Freud il mito e il simbolo, sono espressioni di elaborazioni di istinti sessuali. Nel mito trovò, inoltre, i nessi causali dell’origine del complesso di Edipo, del tabù, dell’incesto e dell’origine delle religioni. Nella Psicologia Analitica di Jung il mito è come il riflesso vivo del processo di formazione del mondo, attraverso il quale si effettua un rivestimento primordiale degli archetipi nel loro divenire simboli. Le immagini divine della mitologia sono interpretate da Jung come fattori intrapsichici proiettati, archetipi personificati nei quali l’uomo si manifesta nei suoi aspetti umani, eroici e divini (E. Costa, 1970). Nell’esamina della psiche maschile e femminile attraverso l’interpretazione dei sogni Jung rintraccia il fondamento di una bisessualità originaria, una componente femminile nella psiche maschile che egli denominò Anima ed una componente maschile nella psiche femminile da egli detta Animus.